Vai al contenuto

La MALATTIA vista dall’Anima

Come aspiranti spirituali ci viene chiesto di rivedere il nostro concetto di MALATTIA.

Siamo abituati a considerarlo come negativo e assolutamente da evitare.

Ma la scienza dello spirito ci propone un punto di vista diverso.

Malattia deriva dal latino ‘male habitus’ che possiamo tradurre come cattiva abitudine.

Se ci pensiamo bene, la definizione è calzante per tante patologie. Infatti tanti disturbi ce le creiamo noi, con i nostri eccessi e tutto ciò che ci dà piacere, ma che inevitabilmente ci rende più fragili.

In questo spazio però, entriamo nella sfera spirituale e vorremmo trovare il senso profondo della malattia.

Il nostro stile di vita occidentale è connotato dallo stress, dalla frenesia e dall’agenda fitta ogni giorno. Scadenze, orari da rispettare, tante aspettative e responsabilità sulle nostre spalle.

Tutto ciò fa sì che la nostra giornata sia scandita da una routine inesorabile che ci fa funzionare come degli automi.

Ci sembra infatti di fare tutto in maniera automatica, come fossimo sotto ipnosi.

Ma siamo sicuri di andare nella giusta direzione? Infatti non è difficile deragliare dal nostro percorso.

Tutti abbiamo dei sogni nel cassetto. Magari li abbiamo creati in giovane età, quando eravamo più connessi con la nostra anima e meno influenzati dall’esterno.

Poi però, la vita con le sue vicissitudini ti prende la mano e ti fa dimenticare quegli obiettivi che ti eri proposto e che tanto ti facevano sognare. Quando arriva uno stop, ecco che apriamo gli occhi.

Questo è capitato a moltissime persone durante i lockdown del covid. Negli Stati Uniti c’è stata una vera epidemia di dimissioni spontanee dai posti di lavoro. Ne hanno parlato anche i giornali.

Infatti quello che è capitato è stata una fermata, anche brusca, che ha avuto l’effetto dello svegliarsi dallo stato di ipnosi quotidiana.

Questo, visto dal lato spirituale, è il mezzo che l’anima usa per costringere la personalità a fermarsi per riorientarsi.

Stare in casa, magari a letto nell’impossibilità di muoversi, ci costringe ad entrare profondamente in noi stessi. Per molti già questo è un trauma. Infatti l’evasione è all’ordine del giorno e la nostra cultura ci dà costantemente infinite possibilità di intrattenimento.

Pensateci bene: non sono altro che fuga da noi stessi!

Ma proprio nella profondità di noi stessi sta il percorso che l’anima ha progettato fin da prima della nostra nascita. L’opportunità di restare faccia a faccia con la nostra interiorità si rivela quindi un momento prezioso in cui possiamo riscoprire la nostra missione, il nostro personale percorso di evoluzione di coscienza.

C.G.Jung diceva: ‘Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia’

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *