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Promuovere il bene degli organismi in cui siamo inseriti

Nei nostri ambienti abbiamo spesso problemi tra le persone. Vi sono conflitti, incomprensioni, diffidenza, mancanza di sincerità e difficoltà di comunicazione.

Siamo molto propensi a prendere tutto sul personale, a vedere le cose in termini di relazioni univoche in cui doveri e funzioni non vengono rispettate.

La contrapposizione si alimenta con i ‘no’. Non dovresti, tu devi, ecc.

Tutto ciò ricalca una consuetudine all’autodifesa, al primato dell’io sull’organismo. Così facendo possiamo solo intralciare la via del progresso spirituale.

Inoltre immettiamo nello spazio forme pensiero legate al conflitto e alla contrapposizione.

Lo spazio è vivo e saturo di pensieri e di parole che noi stessi immettiamo e con i quali dobbiamo convivere. Questo non ci aiuta.

La vera evoluzione spirituale passa per uno stadio molto importante della trasformazione delle energie. Il passaggio dall’io al noi. È in sintesi il passaggio dal plesso solare, centro egoico per eccellenza, al noi, una qualità peculiare del cuore.

È la vera apertura del cuore, quella trasformazione delle emozioni che l’ambiente ci suscita e sembrano dominarci, ai sentimenti raffinati del cuore. Quelli li creiamo noi e sono sotto il nostro controllo.

Qui si inserisce anche la legge del karma, la quale ci dice che non siamo responsabili del karma altrui. Imponendo il da farsi agli altri, ci creiamo un pessimo karma per noi stessi.

L’evoluzione spirituale si dispiega nella libertà, non nella costrizione. Le scelte vengono valutate nell’assoluta libertà di coscienza. È questa che deve decidere e che crea il karma in negativo o in positivo.

Mentre invece siamo responsabili del bene dell’organismo in cui viviamo.

Ecco che in questo contesto abbiamo obblighi legati al nostro progresso. Noi siamo responsabili del bene dell’organismo. Questo ci dicono le leggi.

Tutto è organismo. Famiglia, azienda, nazione, partito, società, gruppi grandi e piccoli.

Ovunque siamo inseriti rileviamo tale responsabilità. Siamo quindi responsabili delle parole, dei concetti e dei pensieri ad essi associati. Ogni discordia con i singoli componenti peggiora la salute l’intero organismo, poiché immettiamo conflitto.

La cosa migliore da fare è inserire nuove forme pensiero volte al positivo, il cui scopo è quello si sostituire o trasformare le vecchie basate sulla separatività.

In questo ci si rivolge al gruppo e non al singolo. Tutto nella nuova era sarà rivolto al gruppo.

Si lavora in team e il concetto del lieder forte che schiaccia i subalterni sta diventando obsoleto.

È il superamento dell’io per portarci sulla voluta superiore del noi.

Immettiamo quindi nuove abitudini nell’organismo sapendo bene e il vero cambiamento parte sempre dal singolo. È la cellula sana che contagia quelle malate in virtù di una vibrazione molto più alta.

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