Pensieri e parole creano campi magnetici. È inevitabile.
Se il pensiero è energia e la parola è la sua incarnazione, allora tale energia deve vibrare ad una certa vibrazione. Ogni energia tende a concretizzarsi prima o poi. Ciò significa che tende a precipitare sul piano fisico. Infatti tutto ciò che appare nella materia è la concretizzazione di pensieri.
Tutto ciò che è creato dall’uomo è stato prima pensato da qualcuno.
Invece per tutti i regni di natura, (minerale, vegetale, animale) è chiaramente la manifestazione del pensiero dell’assoluto. Egli è il supremo creatore, ma noi come particelle di Dio, siamo anche noi Dei a sua immagine e somiglianza (Gv 10:35)
le energie che hanno la stessa vibrazione tendono ad attrarsi formando campi magnetici più consistenti, ampi e potenti.
È quello che succede in una famiglia, un’istituzione, un’azienda, ma anche un’associazione, un partito, un paese, una città, una nazione.
Se pensiamo al posto di lavoro, riconosciamo subito i principi fondanti, le regole, le consuetudini buone o cattive. Tutto ciò sono immissione di parole e pensieri nello spazio, e quindi campi magnetici che stazionano negli ambienti di lavoro.
Ebbene è difficile non farsi condizionare se si passano intere giornate in tali spazi.
I campi magnetici sono chiamati nella scienza dello spirito ‘forme pensiero’. Nella tradizione tibetana ‘tulpa’, in altre tradizioni ‘eggregor’, ed esistono ad ogni livello, sia collettivo che individuale.
In una famiglia ad esempio si percepiscono esplicitamente dalle regole di comportamento, dalle consuetudini, dalle abitudini consolidate.
Questi campi magnetici vivono di vita propria. Sono vivi, sono entità che possono condizionarci a nostra insaputa.
Se sono stati fortemente alimentati in maniera frequente, ci dominano e superano la nostra volontà.
È il caso delle nostre abitudini, anche delle nostre dipendenze. I forti desideri, ma anche le rabbie, le reazioni che abbiamo a suo tempo considerato opportune per determinate ragioni.
Col tempo si cristallizzano in energia magnetica che ci prende la mano poiché più potente della nostra volontà, avendola alimentata costantemente.
Qui occorre creare altre forme pensiero contrarie e costanti per contrastare le vecchie.
La ripetizione costante di parole, concetti, idee, da parte di gruppi consistenti di individui, creano i fenomeni sociali, le ideologie, le tradizioni e le culture dei popoli.